giovedì 27 gennaio 2011

ESSERI DI LUCE ABBAGLIANTE MUTAFORMA: L'INFERNO

Attenzione la lettura di questo post potrebbe aumentare la nostra Coscienza:

perchè abbiamo scoperto cos’è l’Inferno!


La Coscienza Divina e' Essenza, una cosa ideale, che non e' possibile definire in un modo oggettivo, perché è l’UNO.
La Coscienza, l’UNO  Esiste solamente, e dal momento che Esiste, deve imparare a Conoscersi. Per far questo Genera delle Emanazioni che facciano una Creazione virtuale, nella quale la Coscienza Divina possa riconoscersi.
Queste prime Emanazioni sono le Anime, che al Principio Dipingono la Creazione.
Una volta che la Coscienza ha visto la sua Immagine nei Creati, deve anche andare a vedere come e' fatta da dentro, e per fare questo manda le Anime (ovvero Coscienza Stessa) a fare Esperienza dentro ai corpi (o contenitori).
Per questo scopo vengono creati anche Spirito Divino e Mente.
L'esperienza fatta  dalle Anime per la Coscienza Divina, e anche dagli Spiriti e dalle Menti, viene condivisa con la Coscienza stessa, che possiamo anche chiamare Coscienza collettiva, ovvero l'Akasha nella filosofia induista.





Gli Uomini Primi: Adamo ed Eva



L'uomo primo mortale gigante, viene descritto dalle Anime in ipnosi come primo contenitore di Anima un uomo gigante alto 8/10 metri  che viveva su questo pianeta in piena armonia con la natura.
Questi giganti che comunicavano direttamente con le Anime, il vero Creatore,  al loro interno, hanno fatto la loro Esperienza come Noi  e le Anima al loro interno sono le nostre attuali, invece i nostri corpi sono frutto di secolari manipolazioni genetiche aliene: infatti gli alieni hanno fatto in modo da creare il "distacco" fra la nostra Mente, Anima e Spirito Divino, a tal motivo non abbamo la Consapevolezza  che siamo Anima immortale quindi Coscienza Divina.
Un certo numero di uomini primi in pratica, l'Adamo ribelle,  ha ricreato un sistema analogo a quello della Coscienza Divina, facendo credere alle Anime  che è il padre Creatore. Quindi si è sostiuito alla Coscienza Suprema  contro ogni Ordine Divino prestabilito e naturale, facendo in modo che l'Esperienza delle Anime ingannate ritorni a lui anziche' all’UNO.
La manipolazione delle Anime avviene anche tramite apparizioni di questo Adamo Mutaforma nei “sogni” o dal vero con false visioni create appositamente da lui.




Si mostra spesso come un vecchio saggio, alto, vestito di bianco, oppure come una figura angelica celestiale con  ali semitrasparenti, o come un dio tipo Zeus o il dio Enki Sumero descritto da Sitchin o addirittura un caro defunto: insomma della serie "come mi vuoi così ti appaio basta che ti fai imprigionare" sfruttando le figure affettive a cui siamo più legati nella nostra Esperienza di vita su questa Terra.
Questa figura e' in realta' un essere di luce abbagliante alato Mutaforma che si mostra in codesto modo per abbindolare l'Anima ignara, nei modi che ritiene migliori per manipolarla.
Le Anime ignare e usate da codesto Mutaforma, sentono una certa nostalgia del loro padre-padrone e ritengono, perché ilegate a lui da fili eterici, di doversi ricongiungere  lui, per riportargli l'Esperienza che invece dovrebbe ritornare per Ordine Divino alla Coscienza Suprema.

Quando giungono alfine dal Mutaforma, morte apparente, codesto le ingabbia, le risucchia per Sempre nella sua gabbia toracica,  una specie di cilindro o buco nero mangia Luce, donde le Anime divengono cieche e obliate delle loro preziose Esperienze e quindi le rimanda di nuovo a farne delle altre: reincarnazione ossessiva, tenendosi ben collegato a loro tramite un filo animico delle Anime stesse, e con un impianto eterico piazzato dietro la nuca, nel cuore umano e nella parte bassa del ventre nonchè in 2 o 3 punti alla spina dorsale dei poveri Esseri Umani con cui li dirige a bacchetta a livello inconscio: insomma  questo è l’Inferno!
Invece gli altri Uomini primi che sono attualmente nell’anti-universo,  una dimensione gelida e grigia, ci hanno inviato qui le loro creature orripilanti nero-fumè gli Horus ed altre razze, gli Elohim biblici o gli dei di Orione e Pleiadi: gli alieni  insomma, che nel frattempo rubano l’Energia Creatrice delle Anime ignare dagli Esseri Umani con  tecnologia sofisticatissima (abduction o rapimenti alieni) per rigenerarsi ed usarla per far del Male, impossessandosi e prigionando lo Spirito Divino degli Esseri Umani fin dalla nascita,  anche tramite la magia.



Conclusione le Mele si sono stufate di essere divorate!



giovedì 2 settembre 2010

L'UNIVERSO: UNA COSCENZA, POCHE ANIME, TANTI FOTONI, INFINITI ASINI...


L'ASINO
C’era una volta e per sempre un asino che era da sempre legato ad una ruota e doveva girarla di giorno ed anche la notte, per tirare l’acqua al mulino del suo Padrone.
Ma mentre girava, girava, girava sempre,  sentì nel suo Cuore una vocina gentile che gli diceva: “Noi non siamo asini, Noi non Siamo asini.”
Ma non ci badò più di tanto, anzi fece un sorriso e ritornò a girare la ruota, altrimenti se per caso ritornava il suo Padrone all’improvviso, erano guai seri!
Passarono dei mesi del suo triste tempo, poi degli anni, perfino dei secoli, e lui era sempre lì a girare rassegnato la ruota, per tirare l’acqua al mulino sempre del suo Padrone, quando d’improvviso risentì quella strana, soave vocina nel Cuore:
“Noi non siamo asini.. non è vero che siamo asini, il Padrone è un asino non Noi: Specchiati in Noi Anima e ne appurerai la Verità!”




Allora  gli sorsero dei seri dubbi: “E’ mai possibile ciò, sono secoli che sono un asino onesto, faccio tutto quello che il Padrone mi chiede di fare, non ho mai agito fuori la Legge, rispetto sempre i suoi comandi, però non sono mai veramente Felice, mi sento sempre in colpa: c’è sempre qualcosa che sbaglio o che non ho fatto alla Perfezione, dice che alla Fine avrò il Premio, ma quando finirà tutto ciò? Nel frattempo, intanto mi umilia tutti i giorni:
“Sono il tuo Unico Padrone, devi fare tutto quello che ti ordino per il tuo Bene, ma anche se lo fai fino allo stremo delle tue forze, rimarrai sempre e solo un piccolo e stupido asino. Io solo so Tutto ed ho il Potere su Tutto, tu sei solo un insignificante bestia da soma, devi ringraziami tutti i giorni per la tua Vita, altrimenti diventi schiavo in Eterno della Superbia.
Ricordalo bene: chiunque ti dirà il contrario è la Superbia contro di me!”
Però,  stavolta chiese una Grazia al suo atavico Padrone: uno specchio per guardarsi.
Il Furbaccione sorrise, e gli porse subito il suo specchio: quando si vide pianse di Gioia e di Dolore: si, era proprio un asino, il Padrone aveva proprio ragione,  era felice perché finalmente sapeva di certo della propria Natura e quindi poteva definitivamente rassegnarsi, però d’altro canto, il suo Sogno infranto era cocente.
Aveva deciso di non ascoltare mai più la lieve Vocina proveniente dal suo infinito Cuore, lo aveva preso in giro, certo, ed ora l’avrebbe definitivamente soffocata!
E fu così che morì.

Soffiovibrante



In Principio era il Verbo, l’UNO, Coscienza.
Per Amore si Emanò e prese Forma:
nel Gioco del Duplice, degli Opposti degli
Opposti.
E fu sera e fu mattina il primo Giorno.
La Dualità per sua Natura scisse:
la Bella dalla Bestialità .
E fu sera e fu mattina il secondo Giorno.
E la Bestia lontana dalla Luce, ivi partorì
orribil sue creature.
E fu sera e fu mattina il terzo Giorno.
Si rivoltò la Bella di Superbia,
l'Uomo Primo agì contro Coscienza.
Degli Angeli l'Immortal Luce dipinse.
E fu sera e fu mattina il quarto Giorno.
Ne vollero imitar le tristi gesta,
per ribellione gli Angeli di Luce,
e dell'Essenza Lui li deprivò.
E fu sera e fu mattina il quinto Giorno.
Disceso da sì umile creatura:
l’Umano fu forgiato con l'Inganno.
Di verginale Triade  imprigionata,
suo Spirito Divino preso fu!
Cotale agì Menzogna nell'Oblio,
senza Coscienza la legittimò.
E fu sera e fu mattina il sesto Giorno.
E allor che l'Alba Settima spuntò,
Coscienza nell'Umano riposò!
LA TRIADE

 Anima Mente Spirito
 Ci osserviamo l'un l'altro attraverso
muri trasparenti
e specchi deformanti...

martedì 31 agosto 2010

NEL BOSCO INCANTATO....

Il Candor Vibra nel Cor, E’ nel petto giusto al centro, 
 brividando lieve e fulgido,  Noi l'Essere da Dentro. 

D’altro Mondo ladro d'Alme planerà sugli Innocenti,
col Cavallo dei Troiani,  prederà i fessi e i contenti!

Succhierà Candore Umano, e la Scorza scarterà,
sotto un Sole assai cocente, suo torace riempierà. 

Guerra e la desolazione ciberà l’Homo Sapiente,
è il Beffardo ingannatore, che prigiona l’incosciente.

Apparisce suoi Angioletti, Mutaforma la Visione,
ma Patteggia già il Bottino, col Lucifero Bestione.

Al macello guideranno poi felice e ignaro Gregge:
benché Satana non scacci, è descritto nella Legge.

Per Chi amasse di Vibrare,  all’avulso Antagonista,
è Pregata di virare, da una Retta a miglior pista.

Altrimenti le Ingannate,  potenziato l’Infamante,
anche loro buscheranno da Coscienza  giustiziante! 

Soffiovibrante




C’era una volta una piccolissima Umana: Animè, che decise di entrare nel bosco oscuro ed incantato, che da millenni giaceva senza Vita
Benché la sua adorata famigliola, e tutti gli amici, raccomandavano, di giammai! oltrepassare quella soglia, lei sentiva dentro di sé tale desiderio.
Quel dannatissimo bosco era abitato da chissà quali mostruose creature: da sempre in agguato nell’attesa di mietere vittime, come ragni ben celati dietro tessuta trama.
Nel paesino di Finlaggiù, niuno osava più cimentarsi in un’impresa del genere, poiché anche gli impavidi ahimé, non ne avevano fatto più ritorno.
Ma veniamo a Noi, tutta da sola Animè, prese il coraggio a quattro mani, chiuse per un attimo, i suoi dolcissimi occhi all’insù, e si inoltrò.
Prima però, sollevò lo splendido Vestitino, altrimenti si sarebbe sicuramente macchiato in tutta quella melma umidiccia e maleodorante, e finalmente in men che non si dica si ritrovò in quel luogo dannato e maledetto.
L'accolsero dei rapaci, che la predarono come di felini avidi di carne.
Provenienti da ogni dove, affinché annegasse in cotal melmosa sozzura, simile a sabbie mobili di fetida diarrea. Ma Animè tenne duro, e non si lasciò prendere al laccio.
Ed allora si tranquillizzò adagiandosi su di un giaciglio morbido di foglie secche e morenti .
Sognò, si, sognò di un’Ombra nera altissima, ma sì fosca, simil alla fuliggine dei camini.
"Vieni bella , non aver paura di me,, esaudirò ogni tuo desiderio del tuo breve viaggio, sono io quello che tu stai cercando, io voglio soltanto il tuo bene, promettimi fedeltà assoluta, e raggiungerai il tuo successo. Uscirai illesa dal bosco maledetto ed avrai salva la tua vita, ma in cambio mi regali il tuo nasino? Nasino iniziò a starnutire, forte, forte, fortissimo, ma tanto fortissimo che le foglie intorno si sollevarono nell’aria per chilometri e chilometri..
Quello, proprio quello, era il segnale …..e non prometteva nulla di buono!
Allora si ridestò di scatto e corse via da quel luogo tenebroso. Intravide di lontano un orribile creatura: un macabro dragone altissimo, con milioni di teste, dalle cui voraci fauci eruttava luce argentea.
Ma il buio era avviluppante, e per il gran gelo tremava e batteva i denti.
Che il panico!
Ma toccava per un attimo fermarsi per capire come uscirne fuori, e non era facile, per niente.
Ritornò quindi indietro sui suoi passi e corse, corse tantissimo fino ad intravedere l’uscita.
Ecco ce l’aveva quasi fatta, altri pochi passi ed avrebbe raggiunto la salvezza, ed il suo cuoricino andava oramai a 1000, ancora un pochettino, era quasi fuori, l’ultimo passettino…, quando una tempesta bastarda infuriò improvvisa, scatenando tuoni, fulmini e saette : esanime cadde, rovinosamente e per sempre, in quella terribile foresta fetida e senza Luce.
E quindi come tutti gli Umani alfine morì.
Certo, e gli abitanti di Finlaggiù ebbero la conferma, che era male inoltrasi in quel bosco, e vi apposero il cartello: "Pericolo di Morte!"
Ma il loro giudizio era basato sull’effimero, non trovi?.
E Animè?
Ritornò subitissimo nel bosco pestifero, col suo Vestitino tutto nuovo, combattiva come non mai!
E grazie alla Conoscenza acquisita con L'Esperienza precedente, le bastò un Soffio, un solo Soffio, che le sue molteplici Esistenze passate e future rifiorirono tutte, in un solo Istante.
Meravigliosi codesti racconti quando finiscono bene!
Nevvero?
Allora ti racconto anche quella di Guaionero.
C’era una volta e per sempre Guaionero, che vedeva sempre tutto nero-fumè.
A tal motivo passava guai a iosa, ma non gli riusciva di venirne a capo!
Avviluppato dal Nulla, non vedeva che ad un palmo del suo nasino!
Finchè un dì, completamente cieco, solo ed avvinto, impazzì e non Sognò più…
Ancora….?
C’era una volta e per sempre un bellissimo bambino che nacque e venne accolto con gioia dai suoi splendidi genitori. Ma Visse pochissimo…
Va bene, va bene, ho compreso.
Cosa?
Che toccherà morire di molte morti,
prima che il Vento Soffi.

Soffiovibrante



“Venite sull’orlo del dirupo.
Potremmo precipitare.
Venite sull’orlo del dirupo.
E’ troppo alto....
VENITE SULL’ORLO DEL DIRUPO!
E loro vennero.
E il Vento li sospinse.
E Insieme Volarono!”

Da “Matrix Divina” di G.Braden

mercoledì 18 agosto 2010

VIBRIAMO



LE FATE TURCHINE

C’erano una volta e per sempre, in viaggio negli Spazi infinitesimali:  le Fate Turchine tutte blù, come le onde del mare.
Ma allora erano trasparenti.
Infatti Esistevano, ma la Mente non le vedeva, solo i Cuoricini degli Umani le potevano sentire in loro ed Adorare.
Ma le fate mica si adorano…
Ma codeste proprio speciali invece si, quando le Adoravi  poi sentivi  Pace ed un’Amore infinito, tanto che  desideravi subitissimo Volare via.
Donde?
Oh! Bella, ma nel Paese delle Fantastiche Fate Turchine, al di là di tutti gli Universi degli Universi paralleli al quadrato degli infiniti numeri quantici.
Ma Pinocchio non voleva.
Quale, quello col nasone lunghissimo?
Certo, si prese la tintarella al sole di settembre ed anche di ottobre e novembre, poi pensò di partire per le Canarie e Sharm el Sheik,  per continuare a prenderselo tutto lui: fino a bruciarsi il lunghissimo nasone.
NOOO! E allora come fece senza il nasone tanto famoso in tutte le Favole azzeccagarbugli che si rispettano?
Se lo fece rifare dal un noto chirurgo plastico: un certo Telofaccio Così e glielo fece fin’anche.
Era divenuto Potentissimo, con la sua famosa storia fatta di menzogne, si era tanto arricchito, ma tanto arricchito: che fondò lo Stato di Paperon De Paperoni!



Ora ti cancello e si rifà tutto daccapo!
Ti odio! Non puoi cancellarmi dalla mia Favola! Grrr.
Non è la tua Pinocchio, tu sei soltanto uno dei personaggi della Favola virtuale, scritto da Noi Fate, perchè  ti arroghi i Nostri diritti d’Autore?
Sono io che comando qui, non lo sai? Fata dei miei Gatti con gli stivali!

Io sono il dio Pinocchio, che a tutti acceca l'Occhio!
Ho fatto questo Mondo, per prigionarvi in tondo!
Io sono un Settebello, ma senza alcun Gemello.
La Terra mi rispetta... sopita non sospetta!

Giuro su me stesso che ti annienterò se sbolognerai di me e delle mie panzane!
Nevvero? E sentiamo cosa avresti intenzione di farci,  brutto scroccone di un Burattinaio? Senza le Fate Turchine che ti hanno dipinto non saresti qui a fare il subdolo gradasso, non ti pare?
Ah!ah!ah! Mi fai ridere! Non mi fate paura, è da secoli che vi conosco Fate: siete Buone. Io invece sono furbissimo e subdolo, non dimenticarti che sono stato sempre io, che con le occulte pinocchiate,  vi ho raggirato, in tutte le salse delle Storie e ed i sughi delle  Geografie!
Geppetto, allora, temendo le conseguenze di ciò che stava accadendo, e conoscendo l’arroganza senza limiti e l’immane Superbia Originale del Primo Pinocchio, iniziò a pregarlo: consapevole che ciò gratificava la sua ridicola vanità.
“Oh! Deo Pinocchio non fare il pinocchio ti prego!, non ti inimicare le Fate Turchine, perché senza di Loro noi tutti, siamo fritti.”
Ma Pinocchio era di Legno, e pensa che ti ripensa, studiò il contrattacco, troppo ‘Melanomane’ e ‘Superbo’ per cedere: si fece inventare da Geppetto, una subdola macchina spaziale al carburo di silicio, per prigionare per Sempre le Fate: con garanzia soddisfatti o rimborsati in Eterno.
"Non Soffiare codeste cose in giro,  ti ho avvertito! Altrimenti distruggo tutto prima del Tempo debito, che mi sono segnato sul mio Taccuino.
Annienterò, nuovamente,  tutti i vostri Cuoricini, lo sai bene, e vi daranno di nuovo la colpa!  Eheheheh! come per il Mito del Vaso di Pandora! Che Furbata!
Nessuna di voi giammai è uscita dal mio magico Mondo, vi ho attirato apposta nel Labirinto degli Specchi taroccati per prigionarne la Luce.
La Mente è troppo piccola e distratta dai miei Fidi sudditi per agevolarvi nella fuga: se invece mi Adorerete…”.
Si era spacciato per l’Erede al Trono delle Mille e una Notte: con  Gestione di  un Harem clandestino sulla Luna! 
Alcune Fate, però, non mangiarono la Foglia di ‘Fico’, ed anche con la legale Licenza firmata e controriformata, che ne attestava l’Originalità Macchiata col Sangue: serrarono subito tutte le Porte dei Cuoricini, con Chiave di Violino Vibrante.
Le Fate Turchine erano peggio delle comari di paese, eh! eh! se si ravvedeva l’Una, anche tutte le Altre, a prescindere dai benpensanti, che invece le dipingevano: tutte casa e brufoli.
Ciò avveniva in un micromillesimo di secondo: Potenza alternativa superVibrante!
Così gli impavidi Cuoricini,  dovettero lottare non poco contro il dio Pinocchio ‘cielato’, per non farsi soggiogare, ma poi ridivennero Chiari e Turchini gli si riaprì l’Occhio e gli fumarono ... alla turca, e alfine riuscirono a Saltare vibranti e felici, nel Paese senza incanti e tarocchi, delle Fantastiche Fate Turchine Gemelle.

Soffiovibrante







NOI VIBRIAMO

Cosa aspetti?    Voliamo....insieme  nel Sogno...

La nostra Mente ragiona ma ci limita.
Attraverso i sensi, percepisce soltanto l'effimero, il finito.
Noi Siamo il Sogno Reale che supera ogni inimmaginabile Fantasia,
Noi  tutti insieme, l'UNO inscindibile, invisibile, l'Increato!
Nel Sogno, nell'Inconsio profondo,  Intuiamo il senso della nostra Esistenza: Risveglio Divino.


Non c'è morte per Noi, un Istante, un solo Istante per poi
rimetterci in Gioco: nuove e fantastiche Storie di legami ed intrecci fra Noi.
Noi Siamo gli antichi, i saggi, i profeti, gli eroi, gli artisti, del passato;
Siamo la somma delle loro Coscienze, che rinascono in Noi ogni qualvolta
mutiamo il nostro Vestito Umano, per incontrarci poi, in altre vicissitudini.


Siamo Noi il Luogo, la Sorgente, il Nirvana,  l'Estasi;
Tutti NOI insieme: l'UNO, che Vive come Anima Mundi nel virtuale Ologramma sua Opera Omnia.

Ciò Vibra nel nostro Codice genetico, nel  DNA,
dove ama risiedere il Tutto: Coscienza Divina.

La Nuova Conoscenza, riverbera in Noi la eco
della  COSCIENZA DIVINA SUPREMA, 
che vibra in NOI un novello Giocare senza più veli!